Insolita tassazione di 80 centesimi su cartolina postale.

Si tratta di una cartolina postale tipo “Opere del Regime” spedita da Roma a Bologna il 26.07.1933 e da qui rispedita ad Ancona. La cartolina venne tassata in arrivo per 80 cent., una tassazione del tutto insolita su cartolina postale.

La tassazione per 20 centesimi era giustificata dall’invio in fermo posta la cui tariffa se pagata dal destinatario veniva assolta mediante l’applicazione di segnatasse sul’oggetto postale. La tassazione per i restanti 60 cent, era dovuta per la rispedizione.

In questo caso la corrispondenza che doveva essere rispedita, per cambio d’indirizzo del destinatario o altra ragione, andava restituita alla posta.

Nel caso la corrispondenza rispedita fosse stata gettata in buca anziché riconsegnata al portalettere, doveva essere riaffrancata o veniva tassata di conseguenza: 60 cent. il doppio della tariffa.

Questo è quello che è capitato alla nostra cartolina.
In arrivo ad Ancona uno scrupoloso impiegato postale non trovando sulla cartolina nessuna indicazione che giustificasse l’invio come una corretta rispedizione, considerò la cartolina non affrancata ed aggiunse questa tassazione (60 cent.) a quella per il fermo posta (20 cent.).

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